Ci tenevo a spendere due parole sull’esperienza della fiera Hi-Fi tenutasi lo scorso 9 e 10 Aprile ad Alberobello, Bari precisamente alla Chiusa di Chietri. Ad essere onesta prima d’ora non avevo mai partecipato ad una fiera di questo tipo, mi sono sempre limitata a frequentare i negozi Hi-Fi vicini alla mia città ed al massimo ho visitato qualche altro negozio nella capitale. La curiosità dunque è stata tale da spingermi a comprare un biglietto aereo Palermo-Bari, preparare un bagaglio microscopico che potessi alloggiare sotto il sedile del passeggero e partire alla volta di una nuova esperienza. Fino a quel momento la mia nota ed assidua partecipazione in gruppi Hi-Fi sui social è stata la sola ed unica maniera per socializzare con appassionati del settore con i quali ho scambiato qualche chiacchiera stringendo amicizie virtuali.

La mattina della partenza, Sabato 9, non sono riuscita a nascondere la mia naturale agitazione per il piccolo viaggio, non conoscevo realmente e personalmente nemmeno una delle decine di persone che sarebbero state presenti quei due giorni al Bari Hi-End e con le quali mi sono per lungo tempo scambiata opinioni e consigli musicali ma, ormai, era l’ora di imbarcarmi e così sono partita alla volta della mia prima esperienza ad una fiera Hi-Fi.
Dopo un brevissimo volo e qualche turbolenza sono atterrata all’aeroporto di Bari, dove mi aspettavano due degli altri cinque (oltre me) amministratori del gruppo facebookAudiofili d’Italia, qualche minuto dopo insieme ad Alberto ero già nella sala ascolto del mio amico Aldo il quale possiede un impianto davvero degno di nota: due mastodontiche Magnepan “Magneplanar MG 3.7i” alte sicuramente più di me alimentate da un pre Conrad-JohnsonGAT, un finale sempre Conrad-Johnson “Premier 350” ed infine un Dac Audio-GD “Master 7 Singularity HE”. Abbiamo parlato a lungo di musica ed impianti col mi amico Aldo negli ultimi anni ma non ho mai veramente conosciuto il suo concetto di riproduzione in alta fedeltà ma, dopo aver ascoltato il suo impianto per qualche ora, ho davvero capito la sua filosofia di pensiero e di ascolto; credo che il pezzo forte del suo impianto siano proprio quei due diffusori che si discostano dalla normale concezione di membrane vibranti e reflex anteriori o posteriori. Sapientemente le due elettroniche Conrad-Jonson hanno prodotto una scena sonora come fosse reale: davanti, dietro e ai lati dei diffusori i suoni erano scolpiti nell’aria riempendo ogni centimetro quadro della sala. Una selezione accurata dei brani scelti da parte di Aldo (ma anche di Alberto) mi hanno fatto vivere qualche ora di assoluto benessere e relax tanto che l’unica cosa che è riuscita a distogliere la mia attenzione è stato l’aperitivo offertoci subito prima l’ora di cena. Quella sera stessa ho alloggiato alla Chiusa di Chietri pronta così, l’indomani, ad essere subito in giro per le varie stanze d’albergo e sale riunioni adibite a sale d’ascolto dove ogni distributore sfoggiava il suo impianto d’elezione.

Aggirandomi inizialmente confusa tra i vari impianti, alcuni dei quali costavano quanto un appartamento in centro a Palermo, sono stata ben presto attratta dal suono di un impianto a me in parte familiare, si tratta delle siciliane Audel “Malika Plus” pilotate dal preamplificatore M2Tech della lina “Tosh” e i nuovi finali di potenza mono in classe A “Larson” ed il DAC “Young MkIV”. Conoscevo già abbastanza bene il suono di quei diffusori ma non li avevo mai ascoltati accoppiati alle elettroniche M2Tech che hanno risaltato a pieno i pregi delle “Malika Plus” in tutti gli aspetti; la gamma bassa dinamica e controllata, le voci naturali e gli alti dettagliati ma mai troppo striduli si sono uniti in un connubio altamente musicale con tantissima grinta.


Un altro impianto che voglio raccontarvi è stato quello presentato da Audio Living Design nel quale sono spiccati i diffusori TAD “CE-1” a 3 vie che ho sognato di ascoltare per moltissimo tempo, l’aspettativa ha assolutamente confermato l’esperienza di ascolto, due diffusori eccezionali, completi e davvero performanti. Ho apprezzato anche la presentazione a cura di Fabrizio Baretta (FABER’S CABLE) del suo stadio phono “GM_phono v.3.0” in cui si ha la possibilità, oltre ai classici settaggi per testine MM ed MC, di scegliere 4 curve preimpostate in funzione delle discografie più comuni a tutti i collezionisti. Tra i vari prodotti presentati in sala c’era anche una coppia di italianissime Albedo “APTICA MKII” davvero difficile per me accettare l’estetica ma immediatamente ne ho apprezzato le qualità soprattutto in dinamica.
Proseguendo il mio tour non ho potuto non notare l’enorme sala MPI con diverse elettroniche di pregio McIntosh e la coppia di Tannoy “Prestige Canterbury Gold” che regnavano incontrastate tra i curiosi visitatori, peccato che la quantità di superfici riflettenti e l’assoluta assenza di trattamento acustico non mi hanno permesso di apprezzare a pieno le prestazioni di questi due monumenti dell’Alta Fedeltà.

Altro impianto che mi ha fatta emozionare dapprima soltanto alla vista è stato quello composto dalle elettroniche Accuphase e diffusori Sonus faber “Maxima Amator” nella sala allestita da HIFI24, questi ultimi diffusori sono il mio punto debole dal giorno in cui ho avuto il piacere di ascoltarli in anteprima proprio ad Arcugnano nella sede dell’azienda italiana sopracitata. Due diffusori nati dall’incondizionata dedizione che il reparto di ricerca e sviluppo della Sonus faber ha riservato ad un progetto unico che, al Bari Hi-End insieme ad un sistema Accuphase, è riuscito ad affascinare anche una bambina che mi ha fatto compagnia durante una sessione d’ascolto.

Un impianto del tutto analogico che ritengo sia degno di nota è quello full Audio Note con i diffusori “AN-JLX HEMP” l’integrato “MEISHU” da 8 watt per canale e il giradischi” TT One deluxe” con 2 motori e alimentazione separata; mi è piaciuto sin da subito la naturalezza e la grana percettibile della gamma media ma anche la corposità del basso, l’insieme assolutamente gradevole mi ha fatta tornare più volte nella sala di HIFI & VIDEO di Peppino Campanale.

Dato che questa non vuol essere una rassegna di ogni impianto visto ed ascoltato in occasione della fiera Hi-Fi pugliese svoltasi poche settimane fa ma si tratta della mia personalissima esperienza che rivela Autentiche Emozioni vissute in questo breve periodo di tempo tra le sale della Chiusa di Chietri non posso non concludere raccontandovi cosa mi ha più impressionato: il calore dei partecipanti durante tutto l’arco del mio soggiorno. Sono rimasta davvero senza parole, non immaginavo di ricevere l’affetto di chi ha letto in questi pochi anni delle mie avventure Hi-Fi ed i miei piccoli articoli sia sul web che su riviste cartacee; mi avete convinta che nel mondo di appassionati di Alta Fedeltà, che credevo fosse confinato ad un pubblico di età sicuramente più grande di me, c’è posto per giovani che come me ricercano il miglior modo per riprodurre la musica e che nonostante il divario generazionale siamo supportati da chi pratica questa passione dagli albori.

Alla prossima fiera Hi-Fi!
Ludovica Trupia
Nice recounting of your first hi fi show.
I am rather surprised the room with the mcIntosh gear did not bother with acoustical treatment.
Fond wishes!
Thank you! 🙏🏻
Gran bell’articolo! Complimenti!!!!!
Ed i miei complimenti per il tuo impianto e l’impeccabile ospitalità 🙏🏻
Brava Ludovica, fa sperare che ragazzi della tua età possano accostarsi a questa passione di un mercato altrimenti destinato ad estinguersi con la nostra generazione. Spero che in tanti possano scoprire il piacere di ascoltare la musica ad alta fedeltà.
Grande Ludovica! Leggendo il tuo articolo, mi hai fatto rivivere le emozioni provate quel giorno nell’ascoltare tutte quelle elettroniche dal vivo, nonché l’impianto del caro amico Aldo, che ho visto crescere e perfezionarsi negli anni, fino ad arrivare all’attuale monumentale e musicalmente, per molti versi, definitiva configurazione.
Ti aspettiamo a München 😉
Ciao Ludovica apprezzo molto il tuo approccio continua a divertirti coltivando una passione che se vissuta con equilibrio e all insegna dell’amore per la musica,una persona curiosa come te dovrebbe avvicinarsi alla classica preferibilmente in vinile d epoca spero che abbia modo nel tempo di ascoltare i diffusori MBL poco conosciuti forse ma assolutamente indicati per la musica classica
Grazie Alessandro, non perderò occasio di provarle… Buona Musica!